La chiesa attuale sorge sul sito dell’antica San Benedetto in Arenula, donata nel 1558 da papa Paolo IV a san Filippo Neri, fondatore della Confraternita dei Pellegrini e dei Convalescenti. Nel 1603 Paolo Maggi dette avvio ai lavori di ricostruzione della chiesa, terminata nel 1723 con l’erezione della facciata, opera di Francesco De Sanctis, autore inoltre della Scalinata di Trinità dei Monti.
Vi sono sepolti:
Achille Lupi, Augusto Maria Radice, F. Valdes, P. Gioeni, Pietro Lupi, V. Macedonio
L'alta facciata, leggermente concava, è caratterizzata da due ordini di sei colonne corinzie ed ornata da quattro nicchie con statue degli "Evangelisti" di Bernardo Ludovisi.
L’interno, a croce latina, ha una vasta navata con tre cappelle su ogni lato. Ospita opere d’eccezione, come, ad esempio, "Padre Eterno ed Angeli" di Guido reni affresco del 1612 posto nella lanterna della cupola e lo splendido affresco dell'altar maggiore "Santissima Trinità" opera sempre del Reni del 1625.