Sorge in piazza della rotonda vicino piazza Minerva. Così chiamato perché era un tempio dedicato a più divinità.
Concepito come Augusteum, ossia come luogo sacro dedicato al divinizzato imperatore Augusto, poi come Tempio di tutte le divinità protettrici della sua stirpe, fu fatto costruire dal genero dello stesso Augusto, il console Agrippa nel 27 a.C.
Danneggiato nell’incendio di Roma dell’80 d.C., fu restaurato da Domiziano ed è giunto a noi quasi integro nella ricostruzione eseguita da Adriano nel 130 d.C.
Nel 609 il tempio fu donato dall'imperatore Foca a papa Bonifacio IV e fu trasformato in chiesa, dedicata a Santa Maria dei Martiri, cosa che favorì la sua ottima conservazione fino ai giorni nostri.
Dopo il 1870, demoliti i due campaniletti laterali, le cosiddette “orecchie d’asino”, fatti realizzare da Urbano VIII al Bernini, il Pantheon venne trasformato nel sacrario dei re d’Italia, le cui tombe si affiancarono alla già esistente Tomba di Raffaello.
Vi sono sepolti:
Annibale Carracci, Baldassarre Peruzzi, Consalvi, Raffaello Sanzio, Taddeo Zuccari
Quasi tutto quello che vi si può ammirare risale ad epoca romana, persino la cupola alta 43,4 metri e la massiccia porta di bronzo.
La cupola, la più grande mai realizzata in muratura, è costruita in un conglomerato particolarmente leggero formato da malta e da scaglie di travertino, sostituite man mano che si sale, da lapilli e pietra pomice.
Il porticato è decorato all'interno da pregiati marmi policromi e presenta nella facciata 16 colonne monolitiche, alte ben 14 metri, di granito grigio e rosa dotate di capitelli corinzi in marmo e coronato da un frontone con timpano, originariamente decorato da un fregio di bronzo.
Di bronzo era coperto anche il soffitto del porticato, ma tale rivestimento fu rimosso nel 1625 per volontà di Urbano VIII Barberini quindi utilizzato dal Bernini per realizzare il Baldacchino in San Pietro.
L'interno presenta una pianta circolare caratterizzato dalla maestosità della cupola a cassettoni.
L'unica apertura è al centro della cupola e crea un effetto luminoso che esalta la grandiosità e l'armonia del monumento.
Nelle cappelle dell'interno si trovano distribuite numerose opere d'arte ed inoltre vi sono le tombe dei reali d'Italia, di Baldassarre Peruzzi e di Taddeo Zuccari e, in special modo, il sepolcro di Raffaello ad ornamento del quale si trova la famosa Madonna del Sasso, realizzata da Lorenzetto nel 1520 su commissione dello stesso Raffaello.