Si affaccia sull'omonima piazza.
La chiesa nazionale della comunità francese, fu iniziata nel 1518 e completata solo nel 1589 grazie soprattutto alla munificenza di Caterina de’ Medici, che mise a disposizione le numerose proprietà familiari nella zona.
Vi sono sepolti:
C. Errard, D'Ossat, Franoise De Bernis, G. De Rarecourt De la Vallèe, N. D. Boguet, N. Vlenghels, Pauline De Beaumont
La grandiosa facciata in travertino, eseguita da Domenico Fontana su disegni del Della Porta, presenta un balcone centrale e nicchie con statue di Pierre l'Estache.
L'interno, a tre navate divise da pilastri ionici, è interamente rivestito di stucchi e marmi pregiati, opera settecentesca di Antoine Derizet. Sulla volta domina l'affresco di Charles Joseph Natoire "l’Apoteosi di san Luigi" il re santo cui la chiesa è dedicata.
Ma sono soprattutto le cappelle laterali a custodire i più importanti tesori artistici, impreziosite come sono da affreschi e pitture dei massimi pittori del Seicento romano.
Se infatti il Domenichino lavorò nel 1614 alla decorazione della seconda cappella a destra, la Cappella di Santa Cecilia, realizzandovi alcune fra le sue più riuscite pitture ad affresco raffiguranti storie di Santa Cecilia, fu soprattutto il Caravaggio a rendere famosa questa chiesa per le opere conservate nella Cappella Contarelli. Iniziata dal Cavalier d’Arpino nel 1591, la decorazione di questa cappella fu completata nel 1600 dal Merisi, che realizzò i tre capolavori alla parete destra il Martirio di San Matteo, a quella sinistra Vocazione di San Matteo, e all'altare San Matteo e l'Angelo.
Quest’ultimo dipinto, giudicato sconveniente nella sua prima versione, ne ebbe una seconda, eseguita dal maestro nel 1602 e sistemata nella cappella nello stesso anno. La prima versione, finita nelle collezioni reali prussiane a Berlino, andò distrutta durante i bombardamenti della seconda Guerra Mondiale.