E' incorporata nel
Palazzo della Cancelleria situato in
piazza della cancelleria , tra
corso vittorio emanuele ii e Campo de' Fiori. Infatti il cardinale
Raffaele Riario, per costruire la sua residenza, non si fece alcun problema ad abbattere l' esistente chiesa che papa S. Damaso aveva costruito nel 380. Non aveva però considerato l'ira del papa che lo costrinse a ricostruirla all'interno del palazzo.
Durante l’occupazione francese del 1799 la chiesa fu dapprima adibita a scuderia e poi abbandonata perché pericolante. Fu restaurata nel 1807 da
Giuseppe Valadier e da
Gaspare Salvi dal 1816 al 1820. Infine papa
Pio IX affidò all’architetto
Virginio Vespignani dei nuovi lavori di restauro che eliminarono quasi del tutto gli interventi precedenti del Bernini e Valadier.
Vi sono sepolti:
Alessandro Valtrini, Angelo De Luca, Antonia Olivieri, Damaso I, G. Pacini, Ludovico Trevisan, Maria Gabriella Savoia Massimo, Massimo Di Sassonia, Paolo Goddi, Saverio Massimo, Traglia
Alla destra della prima navata traversa vi è la cappella Ruffo, ristrutturata e decorata dall’architetto
Nicola Salvi, dove sull’altare si può ammirare la pala che raffigura la "Vergine col Bambino e i Ss. Filippo Neri e Nicola" opera di
Sebastiano Conca del 1743. Sulla volta il tondo con "l’Apparizione dell’Eterno a San Nicola" e nei pennacchi le quattro figure allegoriche sono opere di
Corrado Giaquinto eseguite nel 1743. Il fonte battesimale fu donato nel 1706 dal cardinale Ottoboni.
Nella seconda navata traversa, addossate a due pilastri, si trovano due sculture di
Stefano Maderno: a sinistra San Francesco Saverio ed a destra San Carlo Borromeo.
Varcate le due navate traverse si accede alla navata centrale che presenta finestre sono solo sulla parte sinistra mentre la parte destra e la controfacciata mostrano parti affrescate in luogo delle finestre.
Nell'abside si trova, entro tre tondi le figure della Carità, Fede e Speranza realizzate nell’Ottocento da
Francesco Grandi e dietro l'altare maggiore, l’imponente pala d’altare raffigurante l’Incoronazione della Vergine con i Santi Lorenzo, Damaso, Pietro e Paolo ed il martirio di S. Lorenzo, opera di
Federico Zuccari.
Gli affreschi con le "Storie di San Lorenzo" che ricoprono le pareti della navata centrale e della controfacciata sono opera ottocentesca di
Luigi Fontana.
In fondo alla navata sinistra vi è la cappella del Sacramento opera di
Pietro da Cortona, con affreschi di
Andrea Casali.
L’altare dell'ottocentesca cappella del Sacro Cuore è decorato con un’opera di
Pietro Gagliardi raffigurante il Sacro Cuore tra gli angeli.
Alla destra dell'ingresso, posto lungo la parete, si trova il monumento funebre ad A. Valtrini opera del Bernini del 1639.