Categoria: siti archeologici Periodo: Imperiale (Successivo al periodo Repubblicano caratterizzato dal rinnovamento monumentale di Roma con superbe dimore (Domus Aurea) e splenditi edifici (Pantheon))
Per le sue grandi dimensioni è stato uno dei monumenti più espressivi delle vedute di Roma fino a che gli scempi moderni lo hanno relegato tra i binari della Stazione Termini e l’edilizia popolare del quartiere Esquilino
Si trova in Via Giolitti, di fianco alla linea ferroviaria urbana Roma-Pantano. Databile nei primi decenni del IV secolo d.C., la costruzione è identificata come un ninfeo (fontana monumentale) che faceva parte di una grande villa appartenuta all’imperatore Licinio Gallieno (Horti Liciniani). Durante alcuni scavi eseguiti alla fine dell’Ottocento sono state rinvenute nell’area numerose statue, tra le quali una della dea Minerva che ha dato il nome all’edificio. Nel 1828 ci fu il crollo della cupola che negli anni Quaranta (del novecento) impose un complesso restauro. Attualmente il monumento è chiuso al pubblico poichè è in corso di avvio un ulteriore intervento di restauro e consolidamento.
Grande edificio in mattoni formato da un’aula coperta con un diametro di 25 m. e un’amplissima cupola a spicchi del tipo “a vela” con un'altezza massima di 32 m. oggi ridotti a circa 24. Ha una pianta di dodici lati, su ognuno dei quali, tranne quello d’ingresso, si aprono nicchie semicircolari. Sulle pareti si aprono dieci grandi finestre.