La basilica di Santa Cecilia è in Trastevere. Sorge sui resti della casa romana di Santa Cecilia, protettrice della musica, martirizzata verso il 230 d.c..
La chiesa, fondata prima del V secolo, fu rifatta su commissione del papa
Pasquale I. Nel XII secolo le vennero aggiunti un portico, il campanile e una parte del convento su commissione del papa
Pasquale II.
All'inizio del Settecento fu restaurata per cura del cardinale
Francesco Acquaviva che affidò a
Ferdinando Fuga l'intervento esterno di sistemazione della facciata.
Fra l'ottocento e il novecento degli scavi hanno rimesso in luce la casa romana sottostante e gli affreschi del Cavallini.
Vi sono sepolti:
Giovanni Maria Feroni, Megalotti, Niccolò Fonteguerri, Paolo Emilio Sfondrati
La facciata barocca è preceduta da un portico che conserva le antiche colonne di granito rosa e di marmo africano. Sull'architrave un fregio del XII secolo dove sono raffigurati Santa Cecilia ed altri santi. Sotto il portico sono sistemati molti monumenti funebri fra cui quello del cardinale
Paolo Emilio Sfondrati opera di
Girolamo Rainaldi.
L'interno è diviso in tre navate, di cui la centrale, particolarmente ampia e luminosa, è separata da quelle laterali da pilastri che racchiudono le colonne antiche. Al centro della volta vi è l'affresco con "Incoronazione di S. Cecilia" eseguito da
Sebastiano Conca nel 1725.
Al centro del presbiterio è situato il celeberrimo ciborio gotico capolavoro di
Arnolfo Di Cambio , disposto su quattro colonne di marmo nero e bianco, decorato con statue di angeli e santi, sul quale è stata ritrovata la firma dell'artista e la data del 1293.
Sotto l'altare si trova il sepolcro in bronzo e marmi dorati con la statua di Santa Cecilia opera del 1600 di
Stefano Maderno, che ne ritrasse il corpo nella posizione in cui venne ritrovata al momento degli scavi effettuati nel 1599.
La basilica, nelle navate laterali e nelle cappelle, è ricca di numerose altre opere d'arte, tra cui, nella navata destra, vi è l'altare con "La Decollazione di S.Cecilia" di
Guido Reni del 1603, autore anche dell'opera "Santi Valeriano e Cecilia" collocata di fronte.
La cappella quattrocentesca dei Ponziani, con la volta a crociera, è decorata con il "Dio Padre tra gli evangelisti" di Antonio Del Massaro opera del 1470.
Dalla navata sinistra si può accedere al chiostro romanico del convento del XII secolo, e salire al coro delle Monache, in cui si conserva l'affresco di
Pietro Cavallini "Il Giudizio universale" che risale al XIII secolo.
Sempre dalla navata sinistra si accede a costruzioni che vanno dalla tarda repubblica al IV secolo D.C. in cui rimangono dei pavimenti in mosaico e la cripta neobizantina dove, da una finestrella sono visibili i sarcofaghi che racchiudono i corpi di S. Cecilia e degli altri santi sepolti.