E' situato nella valle compresa tra il
Palatino ed il Campidoglio.
Vi si può giungere dal Campidoglio scendendo lungo il Palazzo dei Senatori o passando a fianco del
Monumento a Vittorio Emanuele II e prendendo
via dei fori imperiali .
Fu molto danneggiato dalle invasioni barbariche. Nel 1700 iniziarono gli scavi, il recupero ed il restauro che riportarono alla luce notevoli tesori dell''arte romanica. Ad oggi continuano ad emergere nuovi reperti e resti di antiche costruzioni.
A destra dell'ingresso principale si incontrano i resti della basilica Emilia, inizialmente chiamata Fulvia, eretta nel 179 a.C. da Marco Fulvio Nobiliore e da Marco Emilio Lepido col bottino di guerra tolto agli Etoli. Il lastricato dell'antica strada detta Argiletum la divide dalla
Curia, fondata da Tullio Ostilio e perciò detta Hostilia, che era l'antica sede del senato romano, mentre le assemblee del popolo si tenevano nello spiazzo antistante, il cosiddetto Comitium, sotto il quale la tradizione voleva si trovasse la tomba di Romolo, contrassegnata dalla presenza di una lastra di marmo nero, il cosiddetto Lapis Niger.
Poco dietro si erge il grande
arco di Settimio Severo costruito nel 203 nel decimo anniversario dell’ascesa al trono di questo imperatore a celebrazione delle sue vittorie su Parti, Arabi e Adiabieni. E' a tre arcate separate da bianche colonne e rimasto quasi intatto.
Sulla destra lasciando l'arco alla spalle vi sono i
Rostri cioè le tribune dalle quali parlavano gli oratori romani. Davanti ai Rostri si erge la
colonna di Foca, eretta nel 608, e il
Tempio di Vesta a pianta circolare dove ardeva perennemente il fuoco sacro simbolo della continuità della vita di Roma e la
Casa delle Vestali che ospitava le sacerdotesse, scelte fra le fanciulle delle più illustri famiglie di Roma, che erano consacrate ad alimentare continuamente la fiamma, officiando i riti legati al culto di Vesta, antichissima divinità legata al fuoco e alla fertilità del suolo.
Lungo la
via sacra a sinistra si incontrano il
Tempio di Antonino e Faustina, eretto in onore di Antonino Pio e della moglie Faustina, e la
Basilica di Massenzio che l'imperatore Costantino terminò ponendovi nell’abside la sua colossale effigie, di cui si possono ancora ammirare alcuni frammenti nel cortile del Palazzo dei Conservatori. La via Sacra termina presso l'
Arco di Tito eretto da Domiziano per celebrare le vittorie riportate dal fratello Tito sugli Ebrei, terminate con la distruzione di Gerusalemme nel 70 d.C..