E' uno dei più antichi rioni di Roma. Racchiude una vasta area pianeggiante delimitata dal Tevere a ovest.
Appartiene al rione la famosa piazza del Popolo.
La linea A della metropolitana lo attraversa, fermando alle stazioni di “Spagna” e di “Piazza del Popolo”.
Dell’antico Campo Marzio, che in buona parte si estendeva anche nell’odierno rione Pigna, l’attuale rione, che topograficamente corrisponde alla sua parte più settentrionale, ha conservato il nome e l'aspetto verdeggiante con il Pincio, oggi trasformato in parco pubblico.
All’inizio dell’epoca imperiale vi fu eretto il monumentale Mausoleo di Augusto.
La zona rimase praticamente disabitata per tutto il Medioevo, eccezion fatta per rare case, il convento di Santa Maria del Popolo e il complesso ospedaliero di San Giacomo fondato nel 1339 accanto all’omonima chiesa.
Un secolo più tardi, sotto il pontificato di Niccolò V, il quartiere prese a popolarsi con cospicui gruppi di stranieri che si raccolsero intorno alla chiesa nazionale di San Girolamo degli Illirici o degli Schiavoni, oggi tempio della comunità croata.
A partire dal 1509, con la lottizzazione della vasta proprietà dell’Ospedale di San Giacomo, si intrapresero i lavori per la realizzazione delle strade che, partendo da Piazza del Popolo, si aprono a ventaglio verso il centro. Al lato di via del Corso, sorse così, tra il 1517 e il 1519, in direzione del Tevere, la via Leonina, l’attuale via di Ripetta, mentre dall’altro lato, a ridosso del Pincio, in occasione del giubileo del 1525, fu tracciata la via Clementina, l’odierna via del Babuino.
Perpendicolarmente sorsero altre vie, sicché il tessuto urbano del rione venne delineandosi secondo una reticolo punteggiato da edifici privati, come Palazzo Borghese e Palazzo Rondinini, e religiosi, come Sant’Atanasio.
Nei secoli seguenti, Gregorio XIII fece sistemare una fontana al centro di Piazza del Popolo, alla quale, nel 1589, Sisto V sostituì l’Obelisco Flaminio, mentre Alessandro VII fece realizzare, su progetto di Carlo Rainaldi, le chiese gemelle di Santa Maria di Montesanto e Santa Maria dei Miracoli, prospicienti la piazza stessa, e la Chiesa di Gesù e Maria, eretta presso il convento degli Agostiniani Scalzi.
Successivamente il Porto di Ripetta, fu demolito per la costruzione degli argini sul Tevere e all’inizio dell’Ottocento il Valadier sistemò Piazza del Popolo e la Passeggiata del Pincio, da cui si gode uno dei panorami più suggestivi della città.