E' situata nella via omonima, nei pressi di via Giulia.
Sede della Confraternita degli Orefici, è una delle rarissime opere superstiti eseguite da Raffaello Sanzio in veste di architetto. Decisamente influenzato dal Bramante, Raffaello disegnò il progetto dell’edificio, che fu iniziato nel 1516 sotto la sua stessa supervisione.
Condotto a termine da Baldassarre Peruzzi, subentrato nella direzione dei lavori dopo la morte di Raffaello, avvenuta nel 1520, il piccolo tempio fu gravemente lesionato nella facciata all’inizio del secolo successivo. Questa venne ricostruita ad opera di Flaminio Ponzio, geniale architetto tardorinascimentale, che seppe creare un prospetto semplice e armonioso nel completo rispetto dell’originale raffaellesco.
Vi sono sepolti:
G. Giardini, Pompilo Infortunato
L'interno, che presenta un'architettura a croce greca, è dominato da un’assoluta asciuttezza di forme che probabilmente il Sanzio pensava di decorare egli stesso.
Alla sua elegante semplicità ben si sposano i meravigliosi affreschi del Romanelli, di Giovanni De Vecchi e di Taddeo Zuccari che ne adornano le pareti.
E' dotata di un’elegantissima cupola emisferica che, secondo alcuni, è da attribuire a Baldassarre Peruzzi.