Fa parte del complesso della basilica Lateranense
L'antico edificio, noto anche come San Giovanni in Fonte, venne edificato nel IV secolo da Costantino.
Fu tuttavia rimaneggiato ampiamente e restaurato più volte, soprattutto nel V secolo sotto Sisto III e sotto Urbano VIII nel 1657.
Vi sono sepolti:
G. Rossi detto "di Alatri", Niccolò Lecari
Il fregio esterno, decorato con gli stemmi della famiglia Chigi, è opera del 1657 di Francesco Borromini.
La sua pianta ottagonale, modello per i successivi battisteri, rivela un interno organizzato intorno ad un ambiente centrale delimitato da un anello di otto colonne di porfido e marmo bianco con capitelli corinzi che sorregge un architrave, sempre ottagonale. Al centro, entro un recinto circolare, si trova un’urna di basalto verde con copertura in bronzo, opera di Ciro Ferri, usata un tempo per il battesimo a immersione.
Sulle pareti, in alto, copie di opere di Andrea Sacchi con storie di Giovanni Battista e, in basso, affreschi con storie di Costantino, opere di Andrea Cammasei, Giacinto Gimignani e Carlo Maratta.
Tutt’intorno si sviluppano alcune cappelle. La Cappella del Battista conserva le massicce porte in bronzo del V secolo, mentre le Cappelle di San Venanzio e di Santa Rufina mostrano ancora bei mosaici rispettivamente del V e del VII secolo; infine la Cappella di San Giovanni Evangelista, anch’essa dotata di portale bronzeo del 1196 e di mosaici della seconda metà del V secolo.