Si eleva poco distante dal Colosseo ove terminava la via sacra . Segna il limite fra il Foro Romano e la zona del Colosseo.
Innalzato nel 313 per celebrare la vittoria di Costantino su Massenzio del 312 nella battaglia di Ponte Milvio, rappresenta l’ultimo grande monumento dell’antichità pagana e segna idealmente l’inizio dell’era cristiana, in quanto fu proprio a seguito di questa battaglia che Costantino, con l’Editto di Milano del 313, riconobbe il diritto alla pratica del cristianesimo.
E' il più grande dei tre archi trionfali di Roma è alto ben 25 metri.
Fu costruito in un momento in cui Roma iniziava la sua decadenza a favore di Costantinopoli, per questo motivo la ricchezza della città si era molto ridimensionata e l'arco fu realizzato con statue, decorazioni e marmi sottratti da antichi edifici e monumenti preesistenti. I pannelli posti sull’attico, sulla parete che guarda al Colosseo, provengono, ad esempio, dall’Arco di Marco Aurelio e raffigurano il trionfo di questo imperatore nelle sue lotte contro i Daci. All’interno del fornice centrale trovarono invece posto due rilievi che prima appartenevano alla Basilica Ulpia nel Foro di Traiano. Sempre dal Foro di Traiano provengono anche le statue dei prigionieri Daci poste sull’attico in corrispondenza delle colonne recuperate invece dall’Arco di Domiziano. Se i tondi raffiguranti episodi di vario tipo, fra cui scene di caccia, provengono dall’Arco di Adriano, furono invece appositamente realizzati per l’Arco di Costantino i rilievi posti nelle fasce laterali, in cui vengono rappresentate le varie fasi del trionfo dell’imperatore su Massenzio.
I materiali furono adoperati in modo da creare effetti policromi e l'insieme di elementi così diversi sia artisticamente che storicamente rendono questo Arco altamente rappresentativo dell’architettura romana.