Sorge sulla
via ostiense , fu eretta da
Costantino sulla tomba dell'apostolo Paolo, ma venne riedificata in assai più ampie dimensioni da Valentiniano II nel 386 e da
Onorio nel 395. Nel corso della sua storia ebbe rifacimenti bizantini, rinascimentali e barocchi che purtroppo sono andati perduti dopo l'incendio del 1823. Risparmiato dalle fiamme, oggi, è ancora visibile l'arco trionfale risalente all'epoca di san Leone Magno (V sec.) e raffigurante Cristo tra due angeli cui si accompagnano, sul lato posteriore, i mosaici creati nel XIII secolo da
Pietro Cavallini per la facciata della basilica.
Oggi la basilica appare nel suo rifacimento moderno, con un vasto quadriportico con al centro la statua di San Paolo, che introduce alle cinque navate della basilica. La navata centrale, di aspetto ottocentesco, è divisa da ottanta enormi colonne di granito e presenta un soffitto a lacunari e un ornamento in mosaico, che corre anche nelle navate laterali, coi ritratti dei pontefici da San Pietro sino ai nostri giorni. A destra del portale maggiore si apre la Porta Santa, chiusa da battenti in bronzo risalenti all'XI secolo decorati con scene del Nuovo e Vecchio Testamento, che viene aperta solo in occasione del giubileo. Tra le quattro cappelle che fiancheggiano l'abside la più importante è la cappella del Santissimo, decorata da
Carlo Maderno. Interessante, infine, è il chiostro (inizio del XIII secolo) opera in parte dei Vassalletto, dalla struttura simile a quella della
Basilica di San Giovanni in Laterano anche se di dimensioni ridotte.