Il palazzo Spada, che si affaccia su
via capo di ferro , fu fatto costruire dal cardinale
Girolamo Capodiferro nel 1550.
Nel 1640 il cardinale
Bernardino Spada incaricò Francesco
Borromini di rinnovare il palazzo. Egli, in collaborazione con gli architetti Paolo Maruscelli e Vincenso Della Greca, apportò alcune estrose modifiche alla struttura originaria.
Nel 1927 fu acquistato dallo Stato e oggi è sede del Consiglio di Stato
La facciata barocca è una delle più eleganti e originali esistenti in Roma.
Consiste in quattro ordini sovrapposti che, partendo dal piano terreno, alternano ad un semplice bugnato piatto tre file di finestre di varia dimensione e un complesso apparato decorativo. Al primo piano esso è costituito da otto nicchie, nelle quali sono ospitate le statue di alcuni degli uomini illustri della storia di Roma antica: Traiano, Pompeo, Quinto Fabio Massimo, Romolo, Numa Pompilio, Marcello, Cesare e Augusto; nel sovrastante ammezzato, invece, tutta una serie di festoni con putti e cariatidi si unisce ai medaglioni raffiguranti un cane vicino a una colonna ardente, emblema del cardinale Capodiferro. A coronamento dell’edificio, l’ultimo piano alterna alle finestre otto riquadri con iscrizioni relative alle imprese delle otto personalità storiche rappresentate nelle statue del primo piano.
Di particolare interesse è la galleria colonnata del
Borromini che sembra quattro volte più lunga di quanto non sia in realtà grazie agli effetti prospettici del pavimento in salita, della volta in discesa, delle pareti convergenti, delle colonne ridotte in dimensioni e altezza verso il fondo. Le bellissime sale interne sono splendidamente ornate di marmi, stucchi e affreschi. Di particolare interesse è il salone delle Adunanze Generali. I cardinali raccolsero una splendida collezione di dipinti oggi in mostra nel palazzo nella celebre
Galleria Spada, importante raccolta di pitture e mobili del XVII-XVIII secolo, sistemata in quattro ampi saloni decorati con affreschi del XVI secolo. Vi si ammirano opere di Rubens, Durer, Caravaggio, Guercino,
Domenichino,
Guido Reni, Carracci,
Salvator Rosa, Passarotti, Parmigianino, Solimena. Degne di nota la Visitazione di
Andrea Del Sarto e la morte di Didone di Guercino