E' posta nel complesso del foro traianeo.
A cinque anni di distanza dal termine dell’ultima delle due campagne condotte tra il 101 e il 108 d.C. dall’imperatore Traiano contro i Daci, antica popolazione che occupava il territorio dell’odierna Romania, il senato e il popolo romano vollero celebrarne le gesta erigendo, su progetto dal famoso architetto Apollodoro di Damasco, una colonna posta al centro del cortile quadrangolare su cui si aprivano, lungo i lati più corti, le due Biblioteche, latina e greca, e, sui lati lunghi, il Tempio del Divo Traiano e la Basilica Ulpia.
Posta su un basamento, dove sono raffigurate le armi dei Daci, il fusto della colonna, detta anche “centenaria” per la sua altezza pari a 100 piedi (42 metri), è interamente ricoperto da un fregio a spirale lungo 200 metri e contenente oltre 2500 figure, che descrive scene di guerra e della vita di Traiano.
Nel basamento erano conservate, in un’urna d’oro, le ceneri dell'imperatore ma la preziosa camera sepolcrale non riuscì a resistere ai saccheggi medioevali.
Sulla sommità si trova dal XVI secolo una statua di San Pietro che ha sostituito quella di Traiano andata perduta. Una porticina d'ingresso permette di accedere oltre che alla tomba dell'imperatore anche alla sommità della colonna, tramite una scala a chiocciola ancora praticabile