La chiesa di Santa Prisca è situata sull'Aventino.
Costruita nel IV o V secolo in onore di Santa Prisca (martire sotto l’imperatore Claudio) fu in seguito restaurata da
Adriano I nel 772.
Saccheggiata e danneggiata dai Normanni nel 1084, fu restaurata molte volte. L'aspetto attuale è dovuto al restauro del 1660, che creò, fra le altre cose, anche una nuova facciata.
La facciata a un solo ordine fu ricostruita da
Carlo Lombardi nel 1660 e presenta un portale centrale tra due coppie di lesene.
L’interno è a tre navate suddivise da due file di sette colonne ioniche parzialmente inglobate in pilastri seicenteschi.
Sulla destra si trova la vasca battesimale dove, secondo la tradizione, San Pietro battezzò Santa Prisca.
La pala dell’altare maggiore, raffigurante S. Pietro che battezza S. Prisca, è ritenuta un capolavoro del 1600 di
Domenico Cresti, detto il
Passignano.
Dalla navata destra, tramite una scala, si accede agli ambienti sotterranei di una casa romana del I secolo, probabilmente l’abitazione dei genitori della Santa.
In questi ambienti si conserva anche un mitreo del II secolo tra i più importanti di Roma poiché le due pareti laterali sono ricoperte da pitture di grande interesse.
La cripta della chiesa custodisce le reliquie di Santa Prisca.