Andrea D'Agnolo detto "Andrea Del Sarto" (Pittore)
Nato nel 1486 a Firenze Morto nel 1530 a Firenze all'età di 44 anni
Andrea d'Agnolo di Francesco di Luca di Paolo del Migliore Vannucchi, meglio conosciuto come Andrea del Sarto, nacque a Firenze nel 1486. A soli sette anni entrò come apprendista nella bottega di un orafo e più tardi passò in quella del pittore Gian Barile il quale, notando subito il grande talento del ragazzo, pensò di affidarlo a Piero di Cosimo. Conosciuto Franciabigio, col quale strinse un rapporto di forte amicizia e di collaborazione, lasciò la bottega del suo maestro Piero di Cosimo oramai vecchio e si trasferì insieme al Franciabigio in una stanza, che faceva sia da abitazione che da laboratorio. Nel 1509 gli fu affidata la decorazione del Chiostro dei Voti nel convento della Chiesa della Santissima Annunziata iniziata anni prima da Alesso Baldovinetti e successivamente da Cosimo Rosselli. Realizzò cinque Storie relative ai miracoli di san Filippo Benizzi. Sempre nel 1509 iniziò la realizzazione degli affreschi monocromatici del chiostro dello Scalzo (nella distrutta chiesa della Compagnia dei Disciplinati di San Giovanni Battista a Firenze), che portò a compimento, con lunghe interruzioni, soltanto nel 1526. Nel 1517 realizzò la "Madonna delle Arpie" (attualmente conservata agli Uffizi di Firenze) e nello stesso periodo fu chiamato per partecipare agli affreschi della "Camera nuziale Borgherini" che realizzò in collaborazione con il Pontormo, Bacchiacca e Francesco Granacci. Dopo il matrimonio con Lucrezia di Baccio del Fede realizzò il dipinto olio su tavola "Disputa sulla Trinità" attualmente custodito alla Galleria Palatina di Palazzo Pitti. Nel 1518 il pittore fu chiamato in Francia da Francesco I, per il quale aveva già realizzato la a tavola "Madonna col Bambino, santa Elisabetta e san Giovannino" attualmente al Museo del Louvre. Rientrato a Firenze nel 1520 ritornò alla decorazione del chiostro dello Scalzo, dove riprese il posto che aveva lasciato nel frattempo al Franciabigio e partecipò alla realizzazione degli affreschi del salone della villa medicea di Poggio a Caiano. Nel 1523, per sottrarsi alla peste che imperversava in quegli anni a Firenze, cercò rifugio presso le monache di San Piero a Luco, nel Mugello, per le quali realizzò la "Pietà di Luco" attualmente nella Galleria Palatina a Firenze. Negli ultimi anni della sua vita portò a compimento l'importantissimo capolavoro del "Cenacolo di San Salvi" e la "Madonna della Scala" attualmente nel Museo del Prado a Madrid. Ebbe come assistente per oltre venticinque anni Giovanni Antonio Sogliani. Morì nel 1530 a Firenze all'età di 44 anni.
con i dipinti "Madonna con Bambino e san Giovannino" databile nel periodo 1512 - 1514, "Compianto sul Cristo morto e santi" databile nel periodo 1507 - 1508 e "Madonna con Bambino e san Giovannino" databile nel periodo 1516 - 1517